Il 2009 è stato un anno di attività molto intensa per i tribunali fallimentari americani. Secondo i dati diffusi recentemente dalla Bankruptcy Reasearch Database, l'anno che sta volgendo al termine ha visto ben 88 grandi società private presentare richiesta di bancarotta. Una cifra decisamente elevata, con riflessi sull'economia e sull'occupazione preoccupanti. Eppure questa cifra risulta inferiore a quella registrata nel 2001 – l'anno dello scoppio della bolla relativa alle cosiddette dot.com – quando andarono in fallimento addirittura 97 aziende. Certo, il 2009 – anno della maggior crisi economica e finanziaria mai sperimentata dal mondo capitalistico occidentale – mantiene ancora diversi "primati" nella graduatoria dei fallimenti, quelli per asset e per dipendenti coinvolti. Le aziende che nel 2009 hanno dovuto gettare la spugna risultano decisamente più grandi, anche perché includono alcuni colossi della Corporare America, quali Chrysler e General Motors. (R.Fi.)