Pur di salvare il gruppo dalla delicata situazione finanziaria in cui versa da mesi, la famiglia Polanco ha deciso di cedere una quota importante di Prisa a investitori istituzionali Usa e di incassare 450-600 milioni di euro, che andranno ad aumentare il capitale. I Polanco resteranno con una partecipazione largamente maggioritaria, anche se sotto al 50%, e quindi con un margine di manovra ridotto rispetto a ora. Ma non c'erano altre vie d'uscita, se si tiene conto di un indebitamento di 5 miliardi e del fatto che le banche, pur disposte a negoziare una ristrutturazione delle scadenze (vedi quella per 1,95 miliardi spostata da marzo al maggio 2013), chiedevano nuove garanzie. Oltre al fatto che, per risanare la situazione, evidentemente non è bastata la recente cessione di asset: il 25% di Santillana agli statunitensi di Dlj Partners; la portoghese Media capital; la emittente Tv Cuatro a Telecinco e il 22% di Digital Plus a Telefonica. (Mi.C.)