Barack Obama ha fatto bene, ma non basta. La richiesta di andare oltre viene dal Financial Stability Board (Fsb), l'organismo tecnico presieduto da Mario Draghi che deve elaborare le nuove regole e le nuove istituzioni per evitare che la crisi possa ripetersi. I gruppi creditizi e finanziari sono sicuramente scontenti del "nuovo corso" del presidente Usa, e lo stesso segretario al Tesoro Timothy Geithner sembra vivere la svolta politica con grande imbarazzo personale. Sul piano tecnico, ricorda però l'Fsb, le misure suggerite da Paul Volcker non bastano. Altre sono allo studio e dovranno essere applicate nei prossimi mesi: nuovi requisiti di capitale, nuove forme di vigilanza, strutture societarie più semplici, maggiore collaborazione internazionale. Il richiamo dell'Fsb è quanto mai opportuno. Il rischio da evitare è quello di snaturare definitivamente il sistema delle responsabilità: i manager delle imprese "troppo grandi per fallire", ben sapendo di essere protetti, hanno preso decisioni le cui conseguenze sono ricadute su tutti, e il cui costo è stato pagato dai contribuenti. Non è questo il modo di costruire un buon capitalismo. Il monito tecnico di Draghi e dell'Fsb ha quindi un immediato valore politico.