Il grido d'allarme si è alzato più volte negli ultimi giorni. Quest'anno la compilazione del Mud (modello unico di dichiarazione ambientale), che è prevista entro il 30 aprile, potrebbe rivelarsi un vero e proprio percorso a ostacoli. Per di più con il sapore della beffa. Infatti, proprio mentre le imprese (piccole e grandi) si preparano, nella gestione dei rifiuti, a passare dall'estate al sistema Sistri, archiviando il Mud, viene chiesto alle aziende di mutare regole e prassi operative consolidate da anni. Per sostituire il vecchio Mud con un nuovo modello di dichiarazione più complesso e costoso. Imprenditori e dipendenti che stanno familiarizzando con il Sistri si troverebbero costretti, insomma, a un altro corso accelerato per utilizzare, una volta sola, il nuovo Mud. Mai come in questa occasione, dunque, una proroga del vecchio modello appare opportuna. Ma finora le rassicurazioni non si sono tradotte in un intervento che superi incertezze e timori delle imprese. Che restano in attesa.