Il grande baratto per la riforma sanitaria è avviato: la conferenza dei Vescovi americani ha ritirato volantini polemici da 19mila parrocchie. La signora Mary Landrieu, senatore della Louisiana, ha avuto i 100 milioni di dollari per il Medicaid del suo stato. In Arkansas il partito ha garantito a Blanche Lincoln che alle primarie correrà da sola. Se la mozione per il dibattito sanitario è già passata sabato scorso, i giochi dietro le quinte per la seconda (voto al Senato) e la terza fase (riconciliazione) continueranno.
Anche in America, come dappertutto, la contropartita è essenziale per vincere. E ora che il gioco si farà più difficile, Obama il pragmatico ha chiesto a tutti di essere aperti. Sul tavolo questa volta non ci saranno soldi, ma concessioni ideologiche. A rischio: la "public option", i finanziamenti alle assicurazioni che pagano l'aborto, la ricerca sulle staminali, mentre i versamenti per gli immigrati tornano in ballo. Erano promesse inalienabili. Ma, in America come dappertutto, sulla promessa prevale l'accordo. E subito dopo una legge.