Una lunga giornata ricca di segnali contraddittori, in cui alla fine sembravano prevalere quelli negativi, è finita con l'Iran che ha guadagnato ancora qualche giorno prima di dare una risposta definitiva alla bozza d'intesa con i tre grandi sull'utilizzo del suo uranio arricchito ad usi civili. Ora la palla è nel campo iraniano, hanno detto i francesi, ma la pazienza sta per scadere, ha precisato la Casa Bianca, sostenuta dai russi. Il gioco iraniano del rinvio continuo all'ultimo momento dura da sette anni: ora è tempo di cambiare tattica visto che il clima politico internazionale, con la presidenza Obama, è cambiato. L'Iran vuole vedere riconosciuto il diritto ad arricchire l'uranio sul suo suolo ma la comunità internazionale non si fida: trattare il suo materiale fissile all'estero è una soluzione onorevole per tutti. Un rifiuto farebbe scattare nuove sanzioni dell'Onu e isolerebbe ulteriormente Teheran ormai senza alcun appoggio esterno: arroccarsi sarebbe una tragedia, aprirsi la soluzione.