Si chiama Huawei, è un colosso cinese con un portafoglio ordini da 23 miliardi di dollari, ed è considerata una sorta di Cisco asiatica. Huawei, che ha sede a Shenzen, era la società che Franco Bernabè aveva individuato come possibile partner per sostituire Telefonica in Telecom Italia. Secondo il manager di Vipiteno, per l'ex monopolista della telefonia italiana Huawei, che non è un operatore concorrente ma un fornitore, avrebbe potuto essere sicuramente un socio meno ingombrate degli spagnoli. Così, durante il suo recente viaggio in Cina, il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani ha sondato il terreno incontrando alcuni top manager del gruppo. Ferma ma cortese la risposta dei suoi interlocutori: grazie ma non ci interessa. E così, accantonata l'ipotesi cinese, Telefonica è tornata di colpo ad essere, almeno nelle dichiarazioni, un alleato prezioso e collaborativo. (P.Mad.)