Un uomo generoso, un grande italiano. La scomparsa di Giuliano Vassalli lascia il retrogusto amaro della morte dei grandi personaggi che hanno fatto l'Italia repubblicana. Socialista, antifascista, organizzò la fuga dal carcere di Sandro Pertini e Giuseppe Saragat. È stato di quella levatura. Giurista, professore universitario e poi uomo politico, ha attraversato la stagione del centro-sinistra e il craxismo senza essere mai minimamente sfiorato dall'ombra di uno scandalo. Uomo delle istituzioni, nel 1989 ha regalato all'Italia il codice di procedura penale uscito dalla sua penna. Poi ha guidato la Corte costituzionale con grande serenità ed equilibrio. Negli ultimi anni si era dedicato ai suoi studi, mai abbandonati fino alla fine, centellinando le uscite pubbliche. Non aveva perso la sua antica abitudine, al ministero e alla Suprema corte: la porta del suo ufficio sempre aperta, pronto a ricevere i suggerimenti di tutti. Per ricucire, costruire, far crescere l'Italia che aveva fatto. Un esempio.