«Non parlare l'inglese ma la lingua dei clienti» ha detto il presidente della Banca Popolare di Milano, Massimo Ponzellini. Così come altri vertici di banche cooperative hanno garantito pieno sostegno alle aree di insediamento, agli enti locali, alle imprese e a tutti gli interlocutori. I grandi bagni di folla portano sempre abbondanza di promesse. Soprattutto se pronunciate davanti a sindaci, rappresentanti di categoria o anche religiosi. O davanti a una platea inimmaginabile in ogni altra forma societaria e destinata a crescere ancora l'anno prossimo quando le banche popolari, su precisa richiesta di Bankitalia, aumenteranno l'utilizzo del voto di delega. E nel 2012 sarà possibile per i soci più lontani partecipare alla vita sociale della banca, intervenendo e votando per via telematica. Lo sfoggio di grandi numeri ha un solo rischio: quello di far diventare l'appuntamento annuale una brillante maxi-convention con soci, dipendenti e clienti. Lasciando più in ombra i comportamenti operativi, quelli del giorno dopo. Sui quali, effettivamente, si misura la vicinanza della banca al territorio e alle sue imprese.