«Specchio, specchio delle mie brame, riuscirò mai a diventare il più ricco del reame?». In una favola in chiave moderna sarebbe questo il desiderio dei consumatori italiani che in tempo di crisi faticano ad arrivare alla fine del mese. La bacchetta magica si chiama oggi "Win for Life" o "Turista per sempre". Un biglietto o un gratta e vinci che consentono ai pochi fortunati di vivere di rendita "felici e contenti" per 20 anni. La formula ha conquistato il mondo del marketing e ha aperto una nuova frontiera: nei concorsi a premi utilizzati in chiave promozionale dalle aziende il lusso ha ceduto il passo a un bottino che facilita la vita e consente di non lottare con il portafoglio per un giorno, una settimana, un mese o un anno. Perché se è vero che la vita è un gioco, tanto vale lasciare decidere la dea bendata. Cartoline da imbucare o da "grattare", quiz online, telefonate, giochi. Gli strumenti utilizzati sono diversi, ma hanno un unico obiettivo: catturare nuovi clienti e renderli fedeli alla marca.
C'è chi, come Carlsberg Italia, fino allo scorso ottobre invitava a "berci sopra", regalando un anno di birra gratis a chi girava il video o scattava la foto più bella, con tanto di bottiglia al malto. O la radio Rds, che oggi paga la bolletta a chi lascia il messaggio più divertente della settimana. La catena di discount Dico punta dritto alle tasche dei consumatori e mette in palio un buono per fare la spesa gratis per un anno. Mentre Danone fa studiare i suoi clienti. Chi vuole aggiudicarsi un buono da 500 euro deve rispondere a tre domande legate agli effetti benefici di uno yogurt. Solo così potrà concorrere per il premio. Il ventaglio delle vincite non finisce qui e si allarga anche al bene più prezioso: la casa. L'ha offerta Amuchina sotto forma di un buono da 100mila euro.
La posta in gioco cresce sempre di più, fino a osare l'impossibile e infrangere un tabù: anche il posto di lavoro si vince a sorte. Una nuova rotta segnata dalla catena di supermercati varesina Tigros, poi seguita a breve distanza dal gruppo sardo della grande distribuzione Cs&D. Là i posti a tempo determinato erano dieci, qui sono diventati 48. E mentre la piaga della disoccupazione si estende e migliaia di giovani sconsolati spediscono il curriculum incrociando le dita, qui si affaccia un principio nuovo: è tutta una questione di fortuna.