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Questione nazionale. Il nostro paese ha bisogno di ricostruire un patto tra Nord e Sud; queste due aree rappresentano oggi l'epicentro di una radicale contestazione «all'idea di nazione per come si è formata dall'Unità d'Italia ad oggi»: se nel Nord questo sentimento è rafforzato anche dalla sfida competitiva del suo apparato produttivo di fronte alle incognite della globalizzazione, nel Sud è alimentato da un pezzo di classe dirigente che con spericolate operazioni storiche e pulsioni neoborboniche, cerca di legittimare un modello sociale ed economico che mostra pericolose crepe. Questo sentimento comincia a diffondersi nella popolazione meridionale più che nella forma delle istanze separatiste, in una crescente distanza psicologica e culturale dal resto del paese.
Ai problemi del Sud occorre dare una risposta politica che non sia episodica o dettata da ragioni di breve periodo. Per questo motivo il piano per il Sud non dovrà essere la somma di tanti interventi già sperimentati nella lunga storia delle politiche del Mezzogiorno, ma qualcosa di diverso; una strategia sul Sud che rompa gli schemi consolidati e le retoriche dominanti, anche a costo di pagare nel breve termine un prezzo politico.
* Presidente di Confindustria Sicilia