Da ex allievo della Nunziatella, sabato scorso, in piazza Plebiscito a Napoli, avrei fischiato. Non contro le sette donne che per la prima volta entrano nella scuola militare, ma per un motivo apparentemente più banale: l'abolizione della goliardia.
Sono stato allievo del 196° corso, triennio 1983-86, ma a differenza di altri compagni di classe, oggi ufficiali di marina, esercito o aeronautica, ho scelto di percorrere un'altra strada. Faccio il giornalista al Sole 24 Ore. E quei fischi, durante il giuramento, mi hanno fatto riflettere. Soprattutto per le critiche che sono piovute addosso agli ex allievi protagonisti dell'episodio.
Nessuna difesa di categoria. Ma, forse per deformazione professionale, mi sono posto una domanda: se fossi stato in piazza Plebiscito avrei fischiato anch'io? La risposta è sì. Voglio però subito sgomberare il campo dalle accuse di machismo. Sabato scorso, fra gli allievi che giuravano, vi erano appunto sette ragazze. Personalmente do a loro il benvenuto e sono molto contento della novità: ex allievi mi hanno scritto e, almeno nella cerchia di quelli che conosco bene, il sentimento è comune. Non solo. Mi sento di aggiungere un'altra parola: rispetto. Rispetto per queste donne che hanno avuto il coraggio di affrontare la sfida. Dentro le mura della Nunziatella la vita non è facile.
Arriviamo così al motivo del mio simbolico fischio. Che è poi l'esercizio di un diritto di critica. A quanto pare da quest'anno verranno punite le manifestazioni goliardiche. Gli scherzi che si fanno tra studenti. La goliardia, però, per la Nunziatella è fondamentale. Serve a spezzare il ritmo della giornata scandita da studio, sport e disciplina militare. Serve a far capire ai secchioni (e io ero fra questi) che è necessario ricaricare le batterie e fare una pausa. Più di tutto però la goliardia è un antidoto: serve a non prendersi troppo sul serio. Rischio reale per un sedicenne in divisa.
C'è invece chi confonde goliardia, nonnismo e machismo. Sono cose distinte e separate. Il nonnismo è una degenerazione ed è da condannare senza appello. Non è giusto, però, punire l'autore di un atto goliardico. Dentro la Nunziatella, ci sono validi ufficiali che sanno fare queste differenze. In particolare l'attuale comandante: Filippo Troise è un ex allievo (triennio 1980-83). L'ho conosciuto. Frequentava il terzo anno quando io ero al primo. Lo ricordo come una persona equilibrata e simpatica. Con ufficiali come lui è difficile che il nonnismo possa prendere il posto della goliardia.