C'è un progetto Roma che prova a farsi strada. È fatto di pragmatismo e tanta innovazione. È fatto di collaborazione tra imprese grandi e piccole, di sinergie tra industria e servizi. Non è solo Tiburtina valley, scommette sugli investimenti in tecnologie avanzate Ict, in banda larga ed efficienza energetica. Azzarda grandi progetti, come il nuovo anello autostradale che dall'Appennino al mare contorna Roma di una nuova area di sviluppo; punta sul gioco di squadra, che coinvolge imprese, mondo del credito e terziario, cerca una nuova alleanza tra pubblico e privato. Ieri ha celebrato le sue ambizioni davanti al governo e agli amministratori locali. Ora tocca un po' anche a loro. Vale la pena crederci. Gli imprenditori stanno facendo la propria parte con progetti e risorse private. Non possono essere lasciati soli: le grandi iniziative hanno bisogno di essere sostenute con investimenti e capacità d'azione anche del pubblico. E la capacità di innovare non deve essere mortificata da una burocrazia asfissiante. Serve un segnale.