Il magnate russo Victor Vekselberg, da tempo residente in Svizzera, l'aveva scalata tra non poche polemiche. La Oerlikon, antico marchio industriale elvetico, però perde soldi e le soddisfazioni per Vekselberg sin qui non sono state molte. Nel primo semestre di quest'anno il gruppo ha registrato una perdita di 99 milioni di franchi, con una contrazione del fatturato del 40%, a 1,4 miliardi di franchi. Il ceo Uwe Krueger se ne va, sostituito ad interim da Hans Ziegler. Ci saranno altri tagli massicci agli organici. La Borsa di Zurigo ha penalizzato il titolo. Insomma uan situazione complessa, in cui i manager di Vekselber stanno tentando di spostare quote di attività dall'industria meccanica tradizionale a quella più legata alle tecnologie, ivi comprese quelle collegabili all'energia. Renova, la società con cui Vekselberg detiene circa il 45% di Oerlikon, è d'altronde attiva proprio in quest'ultimo settore.Oerlikon punta a ritrovare il profitto nel 2010. Una bella sfida. Chissa cosa pensa ora Vekselberg della lunga e costosa battaglia per impossessarsi di Oerlikon. (L.Te.)