I privati scommettono su Firenze, dal cui rilancio dipende il futuro della Toscana. La Fondazione Palazzo Strozzi e la «Settimana dei beni culturali», il progetto biennale lanciato dal presidente degli industriali Giovanni Gentile, che sarà presentato per la prima volta a novembre, sono solo due esempi.
L'impegno delle grandi famiglie della moda e del vino è invece la novità del momento. «Siamo pronti a valutare interventi su necessità segnalate dall'amministrazione comunale», dicono i Ferragamo. Obiettivo? «Rendere più competitivo il territorio». Le infrastrutture sono la vera emergenza e il sindaco Matteo Renzi, alle prese con la messa a punto del piano strutturale della città, è convinto della necessità di realizzare in tempi rapidi un aeroporto moderno, che sia integrato con quello di Pisa.
Il secondo fronte è rappresentato dai temi dell'innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico. Per il presidente della Regione, Enrico Rossi, la sfida è riuscire a far sì che la Toscana riesca finalmente a fare sistema. E che Firenze sia il capoluogo di tutti. È questa la strada maestra per cercare di arginare il declino degli ultimi dieci anni; tutelare le eccellenze come la filiera della pelle, che dalle concerie di Santa Croce sull'Arno arriva fino alle grandi griffe dell'area fiorentina, e agganciare la ripresa.