Tanto tuonò che piovve. Dopo mesi di indiscrezioni su un interesse dei private equity per Snai, società di scommesse, sembra concretizzarsi l'offerta per il gruppo guidato da Maurizio Ughi. Ieri il titolo della società è stato a lungo sospeso per eccesso di rialzo. In effetti un'offerta ci sarebbe eccome. Ma non sarebbe ancora stata inviata al cda di Snai. A strutturarla sono i soggetti che da mesi vengono indicati come i principali private equity interessati al business delle scommesse: cioè Bridgepoint e Axa Pe, che in Italia sono guidati da Lucio Ranaudo e Nicolò Saidelli, ben noti tra gli addetti ai lavori per essere stati entrambi alla guida del fondo L-Capital. L'offerta per Snai sarebbe per la sola attività nelle scommesse, quindi senza Opa. Ma non tutto sembra deciso. Il board di Snai sta valutando anche una strada alternativa: cioè l'emissione di un bond da 300 milioni. Il tempo per una decisione non è molto: nel 2010 scade infatti il finanziamento da 250 milioni contratto principalmente con UniCredit. (C.Fe.)