ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER
3 novembre 2009
2 novembre 2009
1 NOVEMBRE 2009
31 ottobre 2009
30 ottobre 2009
29 ottobre 2009r
24 Ottobre 2009
23 ottobre 2009
22 ottobre 2009
21 ottobre 2009
20 ottobre 2009
16 ottobre 2009
15 ottobre 2009
14 ottobre 2009
13 ottobre 2009
12 ottobre 2009
10 ottobre 2009
8 ottobre 2009
7 ottobre 2009
6 ottobre 2009
5 Ottobre 2009
4 Ottobre 2009
2 Ottobre 2009
1 Ottobre 2009
30 Settembre 2009
29 Settembre 2009
28 Settembre 2009

27 Settembre 2009

25 settembre 2009

26 settembre 2009

24 Settembre 2009

FINANZA E CRISI / Banche, fare ordine nelle regole

di Howard Davies

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
26 settembre 2009

Necessità di maggiori capitali nel sistema bancario globale. Alcuni dei leader del G-20 possono divergere sulla tempistica, ma sulla direzione da seguire c'è accordo.
In effetti appare strano, a posteriori, che quando il G-10, il gruppo dei dieci governatori delle Banche centrali dei paesi più industrializzati, lanciò Basilea 2 ben più di un decennio fa, dando istruzioni al comitato di Basilea di produrre un accordo per l'allocazione del capitale con una maggiore attenzione al rischio, si partisse dal presupposto che la somma totale dei capitali nel sistema fosse uguale a quella dell'accordo Basilea 1 del 1988. Non ci fu nessun dibattito sull'adeguatezza di quella cifra in caso di un mutamento delle circostanze. Il sistema era apparso stabile per un decennio, e tanto bastava.
Ora, alla luce di nuovi strumenti, dell'enorme incremento dei volumi di scambi e della maggiore volatilità di certi mercati, è evidente che il capitale complessivo del sistema bancario mondiale era troppo limitato. Ed è anche evidente che si è lasciato che la qualità di questo capitale deteriorasse, con la crescita di strumenti ibridi che non sono riusciti a fare da cuscinetto quando il mercato è sceso.
Si concorda generalmente sul fatto che le banche avranno bisogno di più capitali in futuro, e con più azioni ordinarie e meno titoli convertibili. Ma ci sono idee contrastanti su come dovrebbe essere calibrato questo capitale «in più». E i regolatori nei vari paesi stanno adottando programmi personalizzati.

Negli Stati Uniti gli stress test hanno alzato l'asticella per le maggiori banche. I regolatori americani non sono mai stati pienamente convinti di Basilea 2. Anzi, a quelle banche d'affari che erano passate al sistema Basilea II sotto il regime della Sec, la Federal Reserve ha detto di tornare a Basilea 1, anche se forse fra non molto ripasseranno a Basilea 2. Un caso insolito di reculer pour mieux sauter, se vogliamo.

Altrove, ad esempio in Svizzera, hanno adottato un approccio diverso. Il tradizionale Swiss finish, quando le autorità aggiungevano un 20% a qualunque cifra uscisse dai calcoli di Basilea per le loro grandi banche, è stato sostituito da un raddoppio della cifra di Basilea. Un approccio un po' alla «pensa a un numero e poi raddoppialo» ma non è detto che sia il metodo peggiore.
Oltremanica, lord Turner si è pronunciato con forza in favore di più capitale nei portafogli titoli delle banche, dove è più evidente la mancanza di cuscinetti adeguati, e dove i requisiti patrimoniali bassi hanno creato incentivi a una massiccia espansione del position-taking, che a sua volta ha generato volatilità e rischio.
Poi ci sono gli appelli per introdurre una normativa più stringente sui capitali per quegli organismi rilevanti per la tenuta del sistema, un modo per affrontare il problema degli istituti too big to fail. Se non possiamo scomporre in parti più piccole queste banche enormi, e se il mercato sa che le autorità interverranno a salvarle se dovessero finire gambe all'aria, allora per questi istituti fare affari deve costare di più.

Su tutte queste proposte incombe il concetto di aggiustamento macroprudenziale. La logica di fondo è che, anche se un approccio banca per banca potrebbe indicare un capitale inferiore, un'analisi della condizione generale dei mercati delle attività potrebbe suggerire che le bolle si stanno gonfiando, e se dovessero scoppiare, l'intero sistema rischierebbe dover fronteggiare situazioni di stress maggiori di quelle che potrebbero suggerire i modelli di rischio di una singola banca.

Come si incastrerebbe un meccanismo del genere con la politica monetaria? Se tutti i mercati delle attività si stanno gonfiando, come nel 2006, non dovrebbe essere il segnale della necessità di un aggiustamento generalizzato del tasso di interesse? Forse, se è solo il mercato immobiliare, potrebbe indicare un aggiustamento macroprudenziale per le banche specializzate in mutui. Ma è chiaro che il meccanismo va considerato accanto a risposte monetarie più tradizionali.
Tutte queste proposte sono sensate. Il rischio è che vengano usate in combinazioni diverse in posti diversi, creando una disordinata concorrenza normativa. E c'è anche il rischio che, mettendo il monte Pelio del rapporto capitale/prestiti sul monte Ossa del meccanismo macroprudenziale, si finisca per ritrovarci con regimi di capitale estremamente costosi, che limiterebbero indebitamente la crescita del credito.

Dunque c'è urgente necessità di razionalizzare. L'incontro dei leader del G-20 ha indicato la via, ma dovranno essere il Comitato per la stabilità finanziaria e, a un livello più basso, il Comitato di Basilea, a sostenere lo sforzo maggiore. Sarebbe bene se questo sforzo venisse fatto prima che approcci nuovi, e potenzialmente conflittuali, prendano piede nei singoli regimi normativi nazionali.

Sir Howard Davies è direttore
della London School of Economics
(Traduzione di Fabio Galimberti)

26 settembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-