Nel mondo delle contaminazioni hi-tech e dei sincretismi crossmediali capita che i produttori di cellulari tentino di scalzare le banche nel loro mestiere. È il caso di Nokia, il gigante finlandese della telefonia, che ieri ha annunciato di essere pronto a sbarcare nel mondo dei pagamenti "mobili" con una piattaforma ad hoc. Questo l'obiettivo: saldare le bollette con un sms e venire incontro alla compulsione d'acquisto (online) proprio grazie al cellulare.
La mossa è astuta, perché se è vero che da anni si parla di pagamenti micro e macro via-telefonino, l'impegno concreto del primo costruttore al mondo di cellulari potrebbe smuovere il mercato. Anche per andare alla ricerca di nuove nicchie dove recuperare manciate di redditività in un business stressato dalla concorrenza. Curioso sarebbe allora che, dopo anni di inutili solleticazione all'uso delle carte di credito in internet, e sventato il batticuore del "fattore h" (come l'hacker che potrebbe svuotarci il conto con un click), il consumatore si fidasse di più a pagare con un sms sul circuito di un costruttore di hardware.