I tango bond arrivano al Parlamento europeo. Anche se la nuova offerta dell'Argentina agli investitori ancora in possesso delle obbligazioni in default da fine 2001 si è incagliata per settimane nella diatriba tra la presidente Cristina Kirchner e la Banca centrale, la questione è stata portata all'attenzione dell'assise di Strasburgo dall'italiana Erminia Mazzoni, presidente della Commissione petizioni dell'Europarlamento. Sollecitata anche dalle firme di 180mila risparmiatori italiani, l'onorevole Mazzoni ha sollevato il problema delle modalità della possibile nuova offerta. Il prospetto dell'operazione, che nelle intenzioni argentine avrà condizioni peggiori del 2005, quando si arrivò a un taglio vicino al 70% del capitale, verrebbe depositato solo in Lussemburgo. Approfittando così di una normativa semplificata che di fatto limiterebbe le informazioni disponibili ai risparmiatori europei (oltre agli italiani, sono coinvolti molti tedeschi). Di qui l'intervento del Parlamento europeo. (A.Me.)