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Levi Eshkol, primo ministro d'Israele all'epoca della schiacciante vittoria nella Guerra dei sei giorni, nel 1967, aveva ragione. Se Israele voleva insistere simultaneamente sulla sua forza senza pari e sulla sua vulnerabilità senza pari, avrebbe dovuto rinunciare a giocare il ruolo di Davide contro Golia e interpretare la parte del "povero piccolo Sansone". Quel ruolo ormai non convince più.
© FINANCIAL TIMES
(Traduzione di Fabio Galimberti)
SESSANT'ANNI DI INTELLIGENCE
- Il Mossad è l'agenzia di intelligence di Israele. Attivo dal 1949 (nella foto, il simbolo), garantisce la sicurezza nazionale con 1.200 uomini. Il motto dell'agenzia è tratto dai Proverbi (XI, 14): senza direzione un popolo decade, il successo sta nel numero di consiglieri.
- Il direttore Meir Dagan (nella foto) guida il Mossad dal 2003. L'agenzia, riconosciuta come parte della struttura burocratica che assiste il primo ministro, è un servizio civile che non usa i gradi militari. La prima importante operazione del Mossad fu l'intercettazione del discorso (fino ad allora segreto) con cui Nikita Khrušcev denunciava i crimini di Stalin.
- L'operazione più nota effettuata dal Mossad è stata la cattura di Adolf Eichmann (nella foto), il nazista responsabile della «soluzione finale» per lo sterminio degli ebrei. Avvenne nel 1960 a Buenos Aires dove Eichmann si era rifugiato. In seguito al processo, tenutosi a Tel Aviv, fu condannato a morte.