ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER

8 Marzo 2010

7 Marzo 2010

6 Marzo 2010

5 Marzo 2010

4 Marzo 2010

28 Febbraio 2010

27 Febbraio 2010

26 Febbraio 2010

25 Febbraio 2010

24 Febbraio 2010

23 Febbraio 2010

20 Febbraio 2010

19 Febbraio 2010

18 Febbraio 2010

17 Febbraio 2010

16 Febbraio 2010

14 Febbraio 2010

13 Febbraio 2010

12 Febbraio 2010

11 Febbraio 2010

10 Febbraio 2010

9 Febbraio 2010

8 Febbraio 2010

7 Febbraio 2010

6 Febbraio 2010

5 Febbraio 2010

4 Febbraio 2010

3 Febbraio 2010

2 Febbraio 2010

1 Febbraio 2010

31 Gennaio 2010

30 Gennaio 2010

29 Gennaio 2010

28 Gennaio 2010

27 Gennaio 2010

26 Gennaio 2010

25 Gennaio 2010

24 Gennaio 2010

23 Gennaio 2010

22 Gennaio 2010

21 Gennaio 2010

IL PROGRAMMA DEL CEO / Contro la crisi occorrono misure condivise

di Klaus Schwab *

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
27 Gennaio 2010

La crisi economica e finanziaria dell'anno scorso ha sottolineato in che misura, dopo aver sperimentato la "globalizzazione delle opportunità", stiamo ora per affrontare la "globalizzazione dei problemi". È ovvio che il 2010 rappresenta un punto di svolta nella storia globale, e che la gestione del nostro futuro c'imporrà di farlo prima di tutto in un contesto specifico, quello di un riesame e di un ripensamento dei nostri valori, per rimodellare i nostri sistemi e rifondare le nostre istituzioni.
Uno dei requisiti fondamentali da tener presente nel ripensare al contesto complessivo dei nostri valori dovrebbe essere quello di non restare ancorati alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale, ma anche a una maggiore equità. Riprendere in considerazione i nostri valori è la premessa da cui partire per la necessaria riprogettazione dei nostri sistemi, che vanno adattati alle esigenze della società nel XXI secolo. Ripensare ai nostri valori e rimodellare i nostri sistemi porta a ricreare le nostre istituzioni, per renderle più proattive e strategiche, più inclusive e in grado di alimentare un maggiore coinvolgimento dei multistakeholder; di essere maggiormente in grado di riflettere le nuove strutture geopolitiche e geoeconomiche, e di prevedere responsabilità intergenerazionali.
Le materie prime con le quali dar vita al mondo post-crisi possono essere reperite nei nuovi concetti che si basano su un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, su più forti partnership governative con protagonisti non statali. Se da un lato già esistono molte istituzioni che sono nelle migliori condizioni possibili per studiare da vicino i singoli aspetti delle sfide che il mondo dovrà affrontare, nessuna però ha il mandato di prendere in considerazione la situazione globale in modo integrato e olistico, e nessuna ha la portata di coloro che, avendo interessi e poste in gioco o essendo elettori, consentirebbero di portare a termine come si conviene un simile incarico.
È chiaro che ciò di cui il mondo ha più bisogno è integrazione, cooperazione. Non potremo mai far fronte alle sfide, se lo faremo da soli. Ciò è fattibile solo con il dialogo fra coloro che condividono la responsabilità di decidere l'agenda globale. Questo discorso è il punto di partenza per un processo decisionale illuminato. Il contributo che Davos, all'inizio di ogni anno, sa offrire al mondo è la piattaforma necessaria a instaurare un dialogo universale e autentico di questo tipo.

* Klaus Schwab è ceo del World Economic Forum
(Traduzione di Anna Bissanti)

27 Gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-