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IDEE / Verde è speranza con la green economy

di Jacopo Giliberto

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27 ottobre 2009

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Infatti è un fiorire di idee, progetti e investimenti. La maggior parte va verso la facile soluzione dell'energia fotovoltaica, ben incentivata. Secondo il primo rapporto sull'energia fotovoltaica realizzato dalla Camera di commercio di Milano e dal Politecnico di Milano, in Lombardia ci sono 6.024 impianti per una potenza di quasi 57 megawatt (che si stima quadruplicabile nel 2011). È la prima regione per numero di impianti (15,6% del totale) seguita da Emilia-Romagna (10,1%) e Veneto (9,3%) mentre è seconda per potenza prodotta (11,6%) dopo la Puglia (12,5%). È un business: per esempio la Candit Frucht (leader europeo nelle canditure) ha deciso di investire e di avviare la rappresentanza italiana di un produttore Usa di pannelli.
Ma non c'è solamente l'energia dal sole. Nascono società di servizi ambientali. La Sendeco ha una delle principali borse delle emissioni di anidride carbonica, e l'Ecoway negozia per conto delle aziende le quote di emissione. Nino Tronchetti Provera tramite il fondo Ambienta I ha raggiunto i 217,5 milioni di euro ed è il più grande fondo europeo specializzato in investimenti nel settore ambientale. La Sutter di Genova (d'intesa con il Wwf) e la Chanteclair lanciano i detergenti ecologici in fialetta, da allungare con l'acqua. L'Ecomen usa prodotti riciclati per ottenere sottofondi stradali di qualità e l'Intec ricicla le terre di scavo nei conglomerati di calcestruzzo, mentre un'azienda centenaria come la Boldrocchi di Biassono (Milano) è leader nella depurazione industriale dell'aria: sue le tecnologie adottate dall'Enel nella centrale elettrica a idrogeno – la prima al mondo – in completamento a Marghera. A Torino si è appena tenuta la dodicesima edizione del Cinemambiente Environmental Film Festival. La Total ha messo nella stazione di servizio Arda Ovest di Fiorenzuola (A1) i pannelli solari e l'asfalto mangiasmog: è a impatto zero perché annulla tutto l'inquinamento prodotto dalle auto che vi passano.

Si muovono anche le amministrazioni pubbliche. L'Agenzia delle entrate ha vinto il premio CompraVerde perché ha lanciato una gara per la fornitura di energia elettrica 100% verde destinata per due anni a tutti uffici delle direzioni centrali. La Fondazione Gianni Pellicani ha stimato in 880milioni gli investimenti pubblici e privati (in parte attivati e in parte previsti) per trasformare Marghera nel polo della green economy.
Ci sono poi le fiere, come le due maggiori Ecomondo a Rimini (in programma da domani) e Solarexpo di Verona (in primavera). Ma anche – qualche nome tra mille – Zeroemission di Roma, Enersolar e Greenenergy alla Fiera di Milano (a fine novembre) o Energethica di Genova. Anche le fiere non specializzate nel tema "green" dedicano sezioni al settore ecologico: per esempio a Parma la rassegna Cibus (con la Conergy la Fiera di Parma ha avviato un impianto fotovoltaico da 1,7 megawatt) ha lo spazio CibusTec dedicato al rapporto tra agricoltura e ambiente.

Tanta attività, ma i consumatori sono pronti ad assecondare l'offerta verde? In teoria gli italiani si sentono virtuosi dell'ambiente, ma non si tocchi l'automobile. Lo afferma uno studio condotto dall'Ispo di Renato Mannheimer. «La ricerca sulla green economy – dice Carlo Iacovini, presidente di GreenValue, promotore dello studio – ha confermato quella sensazione ormai diffusa che vede l'ecologia come un valore proprio del vissuto comune». Stando alla ricerca, il 92% degli intervistati ritiene necessario integrare economia con ambiente, soprattutto investendo nelle tecnologie. Gli scarichi industriali sono ritenuti la causa principale dell'inquinamento, seguiti dal traffico. Dentro le mura domestiche l'86% del campione intervistato afferma di usare prodotti ecologici e adottare comportamenti sostenibili, ma guai a toccare loro l'auto: basta con i limiti al traffico, dicono; meglio spendere per nuovi autobus.
Per chiudere questa prima puntata merita qualche riga l'idea di green economy forse più inconsueta. I canali di Venezia, si sa, sono costeggiati dalle briccole, cioè quei pali di legno cui vengono legate le barche. La Bizeta guidata da Fabrizio Bettiol sta realizzando briccole e pontili di plastica riciclata insieme con trucioli di legno di ricupero. Ecologia per le gondole.

27 ottobre 2009
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