Il miglior alpino dell'anno? Porta il cappello con la penna nera, la divisa del Nono reggimento Alpini dell'Aquila e gli scarponi d'ordinanza, ma quando è in libera uscita non disdegna rossetto, tailleur e scarpe con il tacco. Eh sì, perché per la prima volta dal 1974 ad aggiudicarsi il titolo, assegnato lo scorso settembre, è stata una donna. Si chiama Cristina Zodda, trentenne di Venetico Marina, in provincia di Messina. Premiata per la bravura dimostrata in Afghanistan nell'agosto del 2008, quando nei dintorni di Kabul lasua pattuglia veniva attaccata e lei, con prontezza, prestava soccorso al veicolo che seguiva coinvolto in un'esplosione, dimostrando coraggio, freddezza, professionalità e spiccato spirito di servizio nell'aiutare i colleghi feriti.
Un riconoscimento sempre «all'abnegazione e alla solerzia con cui interviene nei pericoli e nelle calamità naturali» è stato assegnato quest'anno alla Protezione civile piemontese. Fin qui nulla di strano, anzi. Il piccolo particolare è che il premio in questione è stato "Nonno dell'anno 2009". La motivazione? I volontari nelle emergenze si comportano «proprio come i nonni nei confronti dei nipoti».
I casi di Cristina e della Protezione civile del Piemonte sono i più curiosi tra i riconoscimenti che ogni anno vengono assegnati ai migliori interpreti nel proprio ambito lavorativo. E se Ben Bernanke, il capo della Fed e gran timoniere dell'economia globale, si è meritato- come "Uomo dell'anno 2009" - la rituale copertina del settimanale Time,
in sua compagnia si possono annoverare tanti altri "numeri uno Carneadi", ignoti ai più, ma vere e proprie star nel loro campo.
«"Io lo sapevo, ci avrei scommesso!", questo il commento dei miei clienti all'indomani della vittoria al concorso "Cappuccino dell'anno": tutti sapevano? tranne io», scrive per esempio su internet Dario Ciarlantini, dell'omonima pasticceria di Tolentino ( Macerata), premiato da Bar.it a ottobre per la categoria "cappuccino classico", pur essendo arrivato «al tavolo della registrazione proprio a ridosso dell'ultimo turno».
Una vittoria invece ottenuta non a caso è quella agguantata da Andrea Balleri, capo barman della Grotta Giusti Natural Spa Resort di Monsummano Terme (Pistoia), premiato come barman del 2009, ma già sette anni fa si era messo in luce vincendo i titoli mondiali Bacardi Martini Grand Prix e John White Course Singapore e da allora ha inanellato una serie di piazzamenti da podio come barman e come sommelier.
Proprio nell'enologia, una volta campo tradizionalmente maschile, il 2009 brinda alla rivoluzione rosa: se la migliore sommelier dell'anno è stata premiata la pavese Laura Sandoli, un'altra donna - Marinella Camerani, titolare dell'azienda agricola Corte Sant'Alda di Mezzane di Sotto (Verona) - è salita sul gradino più alto del premio Viticultore dell'anno.
A evitare l' en plein al femminile nel regno di Bacco è stato Urano Carpini, dell'azienda Valdipiatta di Montepulciano, eletto miglior cantiniere dell'anno.
Spulciando ancora tra i migliori del 2009 si scopre così che il premio logistico dell'anno è stato vinto ex eaquo da sei professionisti; che Chiara Albricci, di Alenia Aermacchi, è la migliore assistente dell'anno (il suo motto è un aforisma di Philip Chesterfield: «Tutto ciò che merita di essere fatto merita di essere fatto bene»); che Miche-le Kalamera, dando voce all'immenso Clint Eastwood in "Gran Torino", e Federica De Bortoli, alter ego parlante di Kristen Stewart nel ruolo di Bella Swan in "Twilight", sono stati i doppiatori dell'anno; che Alessandro Bemporad, fisico solare dell'anno, ha ricevuto il riconoscimento ( 800 euro) troppo a ridosso per poter volare in Cina ad assistere di persona all'eclissi di sole più lunga del secolo.
In Italia un riconoscimento non viene negato nemmeno al cuoco dell'anno (Cristian Mometti), al pasticciere (Gino Fabbri, il "signor Caramella di Cadriano", eletto all'unanimità), al professionista dell'ospitalità (Giuseppe Caiozzo), ai ristoratori (Enrico Clores e Francesco Ambrosini), all'ambientalista (la biologa Emanuela Evangelista) o all'escursionista (il signor Vittorio, c'è solo il nome di battesimo, che quest'anno dal Monte Crepacuore alla settimana dell'Appennino toscoemiliano ha saltato solo quattro delle 21 scalate organizzate dal sito www.zaininspalla.it).
Pur essendo un paese appassionato di premi e di brevetti, nessun italiano tra i "cervelli" mondiali è stato in lizza per poter ambire al titolo di miglior inventore dell'anno, un premio assegnato dall'European patent office a Praga nell'aprile di quest'anno.
A compensare questa assenza sulla ribalta internazionale ci ha pensato Pia Locatelli, presidente dell'Internazionale socialista delle donne, che è stata insignita dai suoi colleghi di Strasburgo del premio europarlamentare dell'anno.
Accanto a tante elezioni andate in porto, però, il 2009 si è caratterizzato anche per un premio non assegnato: il giallista dell'anno 2009. Ai lettori il compito di scoprire il movente. L'unico indizio, un indirizzo online: www.giallografia.com.