Soppresso il ministero delle aree urbane, all'inizio degli anni 90, fallita nell'indifferenza generale ogni politica antinquinamento, in attesa di capire se decollino o meno gli interventi di housing sociale, restano le metropolitane l'unica politica nazionale per le nostre città, assolutamente bipartisan e sostenuta pure dai Verdi.
Negli ultimi 15 anni sono state progettate e avviate con una certa continuità una ventina di linea per un totale di 35 lotti e un costo di 17 miliardi, di cui 12,5 coperti finanziariamente con risorse statali (11,2 miliardi) e locali ( 1,3 miliardi).
Anche gli strumenti di finanziamento statali più recenti hanno fatto la loro parte: 2.165 milioni sono arrivati dalla legge obiettivo, mentre altri 240 milioni arrivano dal recentissimo fondo infrastrutture finanziato con il Fas.
Mancano ancora all'appello 3,7 miliardi per completare il quadro finanziario attuale più circa un miliardo di vecchie pendenze, ma Roma ha incassato più di 3 miliardi per i metrò, Napoli ha preso 1,1 miliardi solo per la linea 1 e quasi due miliardi per il resto, Milano e l'area circostante hanno incassato più di tre miliardi, Torino più di uno.
I comuni studiano nuove soluzioni per completare il quadro finanziario, ma un italiano che fosse partito dall'Italia negli anni 70 e vi facesse ritorno ora troverebbe nelle nostre città più sporche e insicure l'unica nota positiva di qualche metropolitana in più.