«La zona industriale di Lavello, purtroppo, non rappresenta un caso isolato in Basilicata. Queste situazioni inadeguate, magari non così gravi, si ripetono spesso». Lo denuncia Giuseppe Stigliano, presidente della Piccola industria di Confindustria Basilicata, che aggiunge: «Nell'area industriale di Baragiano (Potenza), oltre 600mila metri quadrati e più di 30 lotti assegnati, non arriva l'Adsl. C'è poi il paradosso di Viggiano, nell'alta Val d'Agri, che rappresenta la più grossa concentrazione petrolifera d'Europa: nell'area industriale, dove operano più di 40 imprese ed è presente anche un impianto dell'Eni, non arriva il metano e, ovviamente, neanche la rete per l'internet veloce. Mentre nel distretto del salotto, in provincia di Matera, l'Adsl arriva solo a macchia di leopardo. Troppo spesso le imprese non sono messe nelle condizioni di lavorare in modo adeguato, con gravi ripercussioni sulla produttività, penalizzando così lo sviluppo della nostra regione».
I fondi che arrivano dalle royalty del petrolio non sono sufficienti ad attrezzare adeguate aree industriali?
Non è una questione di fondi, ma di cultura politica. Capita spesso che chi ha i fondi non sia in grado di spenderli bene e subito. La classe politica locale non ha una visione chiara delle priorità necessarie per lo sviluppo e troppo spesso si adagia su spese improduttive. Siamo ancora vittime della vecchia cultura dell'assistenzialismo che tutti, a parole, combattono.
Che cosa si potrebbe fare? Quali sono gli obiettivi di Confindustria Basilicata?
Noi dobbiamo sollecitare, e lo facciamo da tempo, la regione ad adottare concrete misure per lo sviluppo. La prima cosa da fare è attrezzare il territorio per creare o attrarre imprese. Servono interventi strutturali che non si possono limitare alle infrastrutture delle aree industriali, che pure sono fondamentali nella nostra regione. Bisogna mettere al centro dell'attenzione servizi tecnologici, elevate professionalità, sistemi di finanziamento. Un insieme di misure per aumentare la qualità delle produzioni e valorizzare le capacità che abbiamo. In linea teorica sembra un discorso facilmente comprensibile, ma spesso è difficile far capire che il Pil si sviluppa creando un territorio in grado di attirare imprese da altre regioni o di far cresce le aziende locali. Non c'è altra via, ogni scorciatoia è inutile. (N. Ci.)