Si parla del piano per il social housing da più di un anno. Prima la ricerca dei fondi pubblici, che peraltro erano stati cancellati per far fronte ad altre spese (e all'eliminazione dell'Ici). Poi il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti e delle fondazioni bancarie. Ora gli incontri di Tremonti con Passera, Profumo e Guzzetti fanno pensare che finalmente siamo alla fase operativa: le banche potrebbero entrare nel maxifondo promosso dal governo e gestito dalla Cdp, in modo da poter finalmente partire con i progetti sul territorio.
Va un po' meglio sull'altro piano casa, quello lanciato da Berlusconi e poi fatto proprio dalle regioni. Le leggi regionali sono fatte ormai quasi tutte, in alcune zone cominciano a partire anche i progetti dei privati per gli ampliamenti e la costruzione della camera in più. Lasciamo stare che il decreto legge annunciato in origine dal premier per accelerare le procedure non ha mai visto la luce. Quello che davvero conta ora, su un fronte e sull'altro, è che questa politica per la casa diventi riconoscibile davvero a tutti: con le abitazioni da mettere sul mercato, non con gli annunci.