Fine 2009, inizio 2010: si scalda il dibattito politico in Italia. Qui di seguito, una piccola guida alfabetica sulle parole-chiave di questa particolare stagione.
A come "Amore". È l'ultima scoperta della politica, e se ne parla anche con riferimento a un nuovo partito, il Pda. Il sociologo Francesco Alberoni, autore di fortunatissimi saggi sull'amore, aveva capito tutto da un pezzo.
B come "Bozza". È la "bozza Violante" del 2007 di cui parlano tutti, compresi quelli che non l'hanno ancora letta.
Ccome "Condivise". Aggettivo assai abusato che accompagna le riforme e che esprime un moto di speranza su un accordo tra maggioranza e opposizione.
D come "Dialogo". Che devono fare, maggioranza e opposizione, se non dialogare?
E come "Elezioni". Fantasma perennemente incombente. Intanto, sono già fissate per il 21 marzo 2010 quelle regionali.
F come "Fondazioni". Modo diverso per progettare e fare politica.
G come "Giustizia". Riforma rivoluzionaria, e per questo sempre in lista d'attesa.
H come "Hic" et nunc: qui e subito, traduzione dal latino. Non è il caso della riforma di cui sopra.
I come "Inciucio". Formula di compromesso deteriore. Non c'era ai tempi di Togliatti.
L come "Lodo". Ne esistono varie versioni. Serve a proteggere le "alte cariche" dello stato, ma spesso si rivela uno scudo di cartone.
M come "Mission". Tutti i politici, chi più e chi meno, ce l'ha, la missione. Dipende quale.
N come "Numeri". Sono quelli con cui si fanno i conti. Anche in politica.
O come "Odio". Il relativo partito, il Pdo, è alternativo a quello dell'Amore. Confermato il bipolarismo all'italiana.
P come "Personam". Ancora latino, ed è preceduto da "ad". Non è un'invenzione recente. L'Italia ha una lunga tradizione di norme ad personam.
Q come "Quadratura". Quella del cerchio, a volte, riesce alla politica.
R come "Riforme". Tutti le vogliono, sperabilmente condivise, e qui il discorso si complica.
S come "Surreale". Aggettivo che spiega bene molti aspetti di questo particolare momento del confronto politico.
T come "Toni". Vanno abbassati, poi si vedrà.
U come "U-Boot". Temibile sommergibile tedesco capace di rapide emersioni e di altrettanto rapide immersioni. Chi scrive l'ha paragonato alla "bozza Violante" che da anni sale e scende nel dibattito politico.
V come "Violante". Primogenitore dell'omonima "bozza".
Z come "Zero". Segno che per sé solo rappresenta il niente, ossia la nessuna quantità (dal Vocabolario Zingarelli). È il segno possibile dell'esito finale del confronto politico al termine della stagione tra fine 2009 e inizio 2010. Non è un auspicio, è solo l'indicazione di una possibilità. A volte, la politica riesce anche nella quadratura del cerchio; a volte produce risultati prossimi o uguali allo zero. Comunque, i matematici sanno che è lo zero a generare gli altri numeri.
Vedremo nel 2010, e intanto molti auguri.