Osservando il comportamento dei titoli di stato, specie dei Treasury americani, parrebbe profilarsi un 2010 ad alto rendimento. E non è una bella cosa. Non è bella, perché alti rendimenti sono il risultato di un debito pubblico che è lievitato enormemente dopo la crisi e, conseguentemente, di un'offerta di titoli che si annuncia senza pari negli Usa. Non è una bella cosa, perché un più alto rendimento s'accompagna di solito a un maggior rischio. E dopo la bufera sul credito e la recessione, anche il debito dei Paesi un tempo considerati virtuosi potrebbe perdere la «tripla A». Non è bello perché aumenterebbero anche i rendimenti dei titoli legati alle cartolarizzazioni e diverrebbero più cari i mutui e tutti gli altri prestiti. E, infine, non è bello perché alti rendimenti e alti tassi sono di solito un grosso intralcio per le borse. (W.R.)