Tanti, troppo in fretta, stilano necrologi dei giornali: ma la carta stampata muove alla riscossa. Negli Stati Uniti è la grande firma Leo Downie a chiedere sulla vecchia rivista Columbia Journalism Review un futuro no profit per i giornali, con fondazioni e sostegno pubblico alla libertà di stampa. Non mancano sul blog reazioni anche negative, persuase, non a torto, che l'informazione sussidiata da stato e governi sia a rischio: ma si torna a discutere. In Francia arrivano abbonamenti a disposizione per i giovani, la fascia di indigeni del web che meno si appassiona ai quotidiani: è un'idea. La migliore notizia arriva però dal Wall Street Journal dell'editore Rupert Murdoch. Murdoch, a caccia del leggendario Financial Times di Londra, punta sull'edizione europea formato tabloid, con articoli più brevi, firme nuove, colore, infografica, commenti, schede, un giornalismo finalmente pensato e indirizzato a un pubblico colto ma sempre di corsa. È la strada migliore delle tre: scommettere sull'opinione pubblica critica e su un'informazione autorevole ma serena.