Se ieri sono state scambiate 204 milioni di azioni Tiscali e i titoli esistenti non sono nemmeno 62 milioni, significa due cose: o che tutti gli azionisti si sono divertiti a comprare e vendere per almeno 4 volte gli stessi titoli durante la seduta; oppure che c'è qualcosa che non torna e tra i titoli esistenti bisognerebbe aggiungere anche i 1.861 milioni di nuove azioni che derivano dall'aumento di capitale. La risposta è probabilmente la seconda. Quello che non torna è come abbiano fatto gli investitori a vendere dei titoli sui quali la Consob ha imposto il divieto di negoziazione fino al 2 novembre, quando si chiuderà l'aumento di capitale. E siccome il titolo ha perso il 51%, è anche piuttosto probabile che molta gente abbia venduto allo scoperto: cosa anche questa vietata dalla Consob durante una ricapitalizzazione. La spiegazione si trova a Londra, presso i grandi broker internazionali. Bastava rivolgersi a loro per fare tutto quello che non si poteva fare. O, meglio, che non si poteva fare attraverso le Sim italiane. (W.R.)