Ieri e oggi. Tra singolari coincidenze e assolute diversità, fa sempre impressione la rilettura dei vecchi giornali. Immaginiamoci poi se "ieri" significa gli ultimi mesi del 1974: trentacinque anni fa, un'altra Italia in un altro mondo. Eppure, resta sempre qualcosa da ricordare e da confrontare, perché il filo delle storie non si strappa mai del tutto e costringe a misurarsi sì col passato ma anche a rileggere il presente con occhi diversi dal solito e un po' meno affondati nella quotidianità permanente.
Il Giornale diretto da Vittorio Feltri sta ripubblicando in questi giorni le prime pagine del quotidiano fondato, assieme ad altri "soci-redattori" tra cui Guido Piovene e Enzo Bettiza, da Indro Montanelli nel 1974. Fu, quello, un anno del tutto speciale, e le austere "prime" no-color del Giornale, con tutti gli articoli che non proseguivano all'interno (novità assoluta per la comodità dei lettori), lo testimoniano ampiamente.
Un'altra Italia in un altro mondo? Certo. E però. Cominciamo dalla politica interna: quella, davvero, era un'altra storia. Il 2 novembre 1974 la crisi di governo era giunta al suo ventinovesimo giorno, ed il presidente incaricato Aldo Moro parla di «tempi lunghi». Per arrivare dove? «Si progetta un governo monocolore di attesa» che dovrebbe poi sfociare nella ricostituzione di un centro-sinistra quadripartito a condizione che venga ricomposto il dissidio tra socialisti e socialdemocratici.
A fine '74 (l'anno, tra l'altro, della caduta del presidente americano Nixon) l'Occidente è in ginocchio. Il rialzo vertiginoso del prezzo del petrolio ha modificato i rapporti di forza internazionali e causato una crisi energetica senza precedenti. L'Italia annaspa tra un'inflazione altissima (20%) e recessione, i disoccupati sono 800mila. La spesa pubblica è esplosa, enti locali e sanità sono fuori controllo. Il Giornale ospita in esclusiva un dibattito sul "che fare" con Paul Samuelson, Milton Friedman (si stampi meno moneta), J.K. Galbraith (alziamo le tasse). Roma risponde con il decretone di fine anno: aumenta il canone Rai e rincara l'olio combustibile. In prospettiva, si punta su edilizia popolare e rilancio dell'export.
I rumori di fondo sono i soliti di sempre (ieri e oggi). La pagina dei "misteri": Andreotti spiega che il tentato golpe del '70 fu un «pericolo vero» e procedono gli «interrogatori notturni all'Ansa per la fuga di notizie» sull'ex capo del Sid Miceli. La pagina della giustizia: la Cassazione decide che l'inchiesta sulla strage di piazza Fontana va tutta a Catanzaro tra «lo stupore e l'amareza degli ambienti giudiziari». La pagina degli scandali: processone in vista per 46 dirigenti Rai accusati di peculato. La pagina finanziaria: mandato di cattura per Michele Sindona, «abile nel muoversi tra leggi carenti e inapplicate e i varchi concessi dalle leggi Usa».
Ieri e oggi, diversità e coincidenze: Sindona e Madoff, truffatore da 50 miliardi. Ieri (fine '74) e oggi: l'indebitamento netto sul Pil dell'Italia segnala, rispettivamente -6% e -5,3 per cento. Dopo la crisi del petrolio, ci vollero allora dieci anni per ritrovare uno slancio negli investimenti e nella crescita del Pil. Quanto tempo ci vorrà, questa volta?
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