I requisiti di capitale delle banche cinesi spaventano il mercato. La Borsa di Shanghai è ai minimi da sei mesi, appesantito dalla prestazione degli istituti di credito: molte banche infatti, per rispondere alle nuove stringenti regole poste dalle autorità di Pechino, si stanno lanciando alla ricerca di liquidità sia attraverso l'emissione di nuovi titoli, come sta pensando di fare China Construction Bank (Ccb), sia con progetti di quotazione, come quello presentato dall'Agricoltural Bank of China. Un fenomeno di notevoli dimensioni (la sola Ccb potrebbe cercare fondi per 10 miliardi di dollari), che ha messo sotto stress il mercato cinese, che dopo il -3% di mercoledì, ieri ha perso un altro 1%. Il listino di riferimento della Repubblica Popolare è in buona compagnia: Hong Kong, grazie al tonfo di Industrial and Commercial Bank of China, continua a scendere e ieri ha perso lo 0,8% (G.Ve.)