La partita informatica più pop del momento è quella dei telefonini intelligenti e dei tablet. E lo dimostra l'acquisizione di Palm da parte di Hp, il gigante che in passato aveva assorbito Tandem, Compaq, dunque Digital, e altri marchi gloriosi. Ma chi vince? Chi è in difficoltà? Questi oggetti che si comandano toccando il largo schermo per navigare su internet in mobilità e per far girare una quantità crescente di applicazioni sono ormai una famiglia e hanno un patriarca: l'iPhone, con il più giovane ma più grosso fratello iPad, hanno tracciato la strada e stabilito il punto di riferimento culturale, tanto che tutti i concorrenti sembrano dei buoni imitatori. La leadership si gioca sull'innovazione nei sistemi operativi, nel design, nei negozi di applicazioni. Tra gli inseguitori di Apple, Google sembra in buona posizione, Blackberry si difende, Microsoft non cessa di contrattaccare. Samsung fa vedere i muscoli. Ora Hp rientra in partita. Ma dov'è Nokia? Resta il più grande produttore di telefonini del pianeta ma non ritrova la leadership culturale: deve smettere di inseguire e imporre il suo gioco.