La dissennata speculazione immobiliare negli Stati Uniti è il fattore che più ha contribuito a scatenare la crisi globale. Dopo aver subìto il calo mensile più forte della storia, i prezzi delle case negli Usa a maggio hanno ricominciato a crescere. L'indice S&P/Case-Shiller, tra maggio e luglio è cresciuto del 3,4%, con aumenti in 18 delle venti città considerate. I prezzi erano ancora del 13,3% più bassi rispetto all'anno scorso, ma il dato era inferiore alle previsioni. L'economista Robert Shiller, uno dei creatori dell'indice, considera le cifre allarmanti. Citando alcuni sondaggi (sostengono che la maggioranza dei proprietari è convinta che il proprio immobile aumenterà fortemente di valore nel prossimo decennio), Shiller teme che la mentalità da bolla possa tornare. «Pare che i saliscendi del mercato immobiliare abbiano trasformato la maggior parte degli americani in speculatori immobiliari», ha scritto. All'origine del nuovo problema potrebbero essere le misure introdotte dal governo per risolvere crisi immobiliare: incoraggiano persone che non possono permetterselo a comprare una casa. Con i prezzi che paiono destinati a salire e con il governo che elargisce incentivi ai proprietari, c'è il rischio di assistere allo stesso comportamento speculativo che ha provocato la grande recessione.
Torna all'elenco