C'era una strana coppia ieri a Roma. Sergio Cofferati e Fausto Bertinotti. Entrambi alla manifestazione promossa in sostegno della mozione anti-Epifani del congresso della Cgil. Strana coppia, strana alleanza, l'ex pupillo moderato di Lama con l'ultimo comunista. E' il riflesso della situazione raccolta in Cgil intorno alla seconda tesi congressuale, alternativa a quella del segretario: l'estrema sinistra del leader dei metalmeccanici, Gianni Rinaldini, coccolata da Bertinotti, e l'ala riformista, che ora può contare sul sostegno di Cofferati. L'unico collante che tiene uniti sindacalisti dai valori e dalle storie molto distanti è rappresentato dall'avversione nei confronti della linea e della gestione di Epifani. Nessun progetto veramente alternativo, ma solo una difficile mediazione tra il partito della piazza e quello del dialogo. La "strana coppia" forse darà visibilità agli anti-Epifani. Ma solo forzando sul suo Dna di riformista il segretario porta la Cgil e il sindacato di fabbrica nel XXI secolo. Perciò Epifani farebbe bene a non curarsene, sfuggendo alla tentazione di radicalizzare le sue posizioni in chiave congressuale. Da interista Epifani segua Mourinho in Cgil: eserciti leadership per trascinare i suoi con sé, non per inseguire il «rumore dei nemici».