D'accordo è un'influenza. D'accordo non è il caso di farsi prendere dal panico, non siamo davanti a una pandemia. È un'infezione con un tasso di mortalità inferiore di quasi sette volte rispetto alle aspettative, nonché più bassa rispetto alle normali influenze stagionali. Gli ultimi decessi a Napoli, persone già vittime di altre patologie respiratorie, non devono allarmare ma devono far drizzare le antenne. Perché sottovalutare il virus H1N1 è un errore da non commettere. Il virus circola e infetta maggiormente rispetto alle influenze di stagione. I soggetti affetti da malattie croniche corrono rischi molto alti. Prudenza, dunque, e prevenzione. Ma soprattutto informazione, per evitare d'intasare inutilmente i pronto soccorso degli ospedali.
Un lavoro importante possono svolgerlo anche le aziende, approntando piani mirati per i dipendenti che prevedano, quando è il caso, la vaccinazione. Naturalmente vanno seguite le indicazioni del medico curante e le istruzioni del ministero della Salute. Sarebbe auspicabile che la distribuzione dei vaccini avvenisse in maniera ordinata e senza ritardi. Niente allarmismi, ma sana prudenza e prevenzione.