«...
PAGINA PRECEDENTE
Per migliorare la nostra reputazione e per costruire un ampio consenso internazionale finalizzato a perseguire questi strumenti volti a inasprire il regime di non-proliferazione, gli Stati Uniti e le altre potenze nucleari dovrebbero mantenere il dovere che si sono assunti di ridurre i loro arsenali nucleari. Stiamo negoziando un accordo con i russi che subentri al Trattato Start in procinto di scadere, e che contempli la riduzione degli arsenali nucleari di entrambe le parti, spianando la strada a ulteriori diminuzioni in futuro.
Stiamo al contempo lavorando alla ratifica del Trattato per la messa al bando di tutti i test nucleari e stiamo negoziando il Trattato per la riduzione dei materiali fissili. Queste iniziative consolideranno e rafforzeranno la nostra sicurezza nazionale e la nostra credibilità globale, avvicinandoci all'ideale prospettato dal presidente Obama di un mondo privo di armi nucleari.
Nel frattempo manteniamo un deterrente nucleare affidabile, sicuro e protetto. Stiamo anche per dare il via a un'importante revisione del ruolo che le armi nucleari rivestono nel contesto della Difesa statunitense, e manterremo il nostro arsenale nucleare nazionale e le relative infrastrutture con le risorse adeguate.
Il nostro è un programma ambizioso. Come il presidente ha già riconosciuto, potremmo anche non vedere coronato da successo nell'arco delle nostre vite il sogno di un mondo senza armi nucleari, ma facendo della riduzione delle minacce nucleari una delle nostre più importanti priorità nazionali, tendendo la mano a un gruppo multiforme di partner internazionali, potremo contribuire a costruire e dirigere lo sforzo unificato internazionale che ci renderà tutti più sicuri e più forti.
Come ha detto il presidente Obama a Praga, gli Stati Uniti «non potranno avere la meglio in questa impresa da soli, ma potranno indicare il cammino da seguire e dargli inizio». Oggi abbiamo iniziato. Oggi stiamo indicando questo nuovo cammino. Oggi siamo impegnati a cercare di far fronte alla più seria delle minacce che potrebbero investirci.
Segretaria di stato Usa
(Traduzione di Anna Bissanti)