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La continua vigorosa crescita della domanda interna, di cui la Cina ha assoluto bisogno per creare posti lavoro e soddisfare i pressanti fabbisogni di beni e servizi pubblici e privati (sanità, trasporti, istruzione, energia, eccetera), riducendo la propria dipendenza dalle esportazioni, comporta una spinta verso l'alto dei prezzi. Data una stabile inflazione all'estero, un apprezzamento del cambio reale dello yuan sarà così inevitabile. La Cina dovrà allora scegliere tra mantenere il cambio nominale agganciato al dollaro al prezzo di spinte inflazionistiche interne o accettare un apprezzamento del cambio nominale con un'inflazione allineata: la seconda opzione sembra ovviamente di gran lunga vantaggiosa anche per la Cina, non solo per l'economia mondiale.