Ex vicedirettore della Cia, professore all'Università di Georgetown
Nel complesso, l'atteggiamento e l'approccio di cui ha dato prova Obama potrebbero garantirgli un voto migliore, specialmente se si tiene conto del cambiamento drastico e nuovo rispetto a quello che c'era prima. L'amministrazione Obama, diversamente da quella precedente, riconosce che sapersi comportare bene in politica estera e tessere relazioni ha la sua importanza, che la diplomazia è uno strumento da utilizzare e non una ricompensa da concedere, e che per prendere decisioni importanti relative a guerra e pace un processo politico è una premessa migliore che fare affidamento sull'istinto viscerale di un leader. Il voto risulta leggermente inferiore a quello che si sarebbe meritato per il fatto che l'amministrazione si è piegata a qualche interesse di parte, per esempio aumentando le tariffe doganali sugli pneumatici cinesi e facendo un passo indietro da quello che in origine era un punto fermo contro l'espansione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania. La dichiarazione riduttiva che l'Afghanistan è una guerra necessaria può aver preparato il terreno a un abbassamento dei voti più avanti nel mandato, a causa delle potenzialità per la guerra di distogliere l'attenzione e le risorse da altre priorità.