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È possibile, naturalmente - direi anche che è probabile - che la Cina e altri prestatori stranieri non siano disposti a continuare a garantire agli Stati Uniti gli attuali volumi di prestito. La minor domanda di dollari da questi paesi spingerà al ribasso la valuta americana e ridurrà il deficit commerciale.
Questo minor deficit commerciale e la conseguente diminuzione degli afflussi di capitale determinerà tassi d'interesse più alti negli Stati Uniti. I tassi d'interesse più alti faranno scendere gli investimenti e l'attività edilizia, fino a che non arriveranno a un livello tale da poter essere coperti dal ridotto volume di risparmio interno sommato ai ridotti flussi di capitale in entrata.
L'incremento del risparmio delle famiglie limiterà la crescita dei tassi d'interesse Usa, ma non cambierà il dato di fatto che la combinazione tra i forti deficit di bilancio del governo di Washington nei prossimi anni e la minore disponibilità da parte dei prestatori esteri ad acquistare titoli americani condurrà al tempo stesso all'indebolimento del dollaro e all'innalzamento dei tassi d'interesse negli Stati Uniti.
Chi è Martin Feldstein
Professore di economia all'università di Harvard, Feldstein è stato capo dei consulenti economici del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan.
Copyright: Project Syndicate, 2009.
(Traduzione di Fabio Galimberti)