È una questione di pulpito, oltre che di predica. L'interventismo statalista del ministro alle Attività produttive inglese Peter Mandelson, con un warning secco a corsari della finanza e scalatori impegnati nella partita su Cadbury, straccia il velo liberista e mostra quello protezionista. Sorprendente. Non si vedeva da decenni un ministro britannico, anzi un super ministro quale è Mandelson, promettere il randello pubblico per regolare gli eccessi dei privati, della finanza sull'impresa. Per decenni, nell'ultimo in particolare, abbiamo sentito levarsi da Londra un lamento opposto e contrario. Spesso proprio da Peter Mandelson, che da Bruxelles non negava bacchettate alle scivolate protezionistiche continentali e francesi in particolare. La predica ci può anche stare se interpretata con la lente di una crisi che induce a ripensare priorità e urgenze. Il pulpito è il problema. Sintomo, crediamo, di un malessere che induce Londra alle barricate per ridare al paese prospettiva economica e che induce il partito laburista, prossimo alle elezioni, a chiudersi in trincea sperando di ritrovare prospettiva politica.