Le segnalazioni antiriciclaggio dei professionisti sono sempre state uno dei punti deboli della lotta all'utilizzo del denaro sporco. Poche, troppo poche, per far ritenere che il sistema fosse efficace. Perché frenate, per esempio, tanto dall'incertezza normativa quanto dalla paura per la propria incolumità. La decisione del ministero della Giustizia di prevedere una griglia di anomalie che dovrebbe guidare i professionisti nelle segnalazioni vorrebbe arrivare a un meccanismo più efficiente.
La griglia, in realtà, porta con sé qualche opportunità, molti rischi e alcune incertezze. Le opportunità potrebbero venire dall'avere linee guida più chiare per le scelte da compiere. I molti rischi nascono, però, dall'analiticità degli indici di anomalia proposti. Che potrebbe spingere i professionisti, anche per evitare il pericolo delle sanzioni, ad aumentare le segnalazioni. Con l'effetto di dar corpo alle incertezze legate a questa svolta: veder crescere segnalazioni inutili che risulta poi difficile gestire nella fase di accertamento.