ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER

4 Aprile 2010

3 Aprile 2010

2 Aprile 2010

1 Aprile 2010

31 Marzo 2010

30 Marzo 2010

29 Marzo 2010

28 Marzo 2010

27 Marzo 2010

26 Marzo 2010

25 Marzo 2010

24 Marzo 2010

23 Marzo 2010

22 Marzo 2010

21 Marzo 2010

20 Marzo 2010

19 marzo 2010

18 Marzo 2010

17 Marzo 2010

16 Marzo 2010

15 Marzo 2010

14 Marzo 2010

13 Marzo 2010

12 Marzo 2010

11 Marzo 2010

10 Marzo 2010

9 Marzo 2010

8 Marzo 2010

7 Marzo 2010

6 Marzo 2010

5 Marzo 2010

4 Marzo 2010

3 Marzo 2010

2 Marzo 2010

1 Marzo 2010

28 Febbraio 2010

27 Febbraio 2010

26 Febbraio 2010

25 Febbraio 2010

24 Febbraio 2010

23 Febbraio 2010

LEZIONI DI FINANZA / Il profilo autentico della Borsa

di Gianfilippo Cuneo

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
5 Marzo 2010

Anche quest'anno l'attesa degli azionisti di Berkshire Hathaway, la società di Warren Buffett, l'investitore più stimato al mondo, non è andata delusa. I risultati annunciati per il 2009 sono eclatanti: oltre 8 miliardi di dollari di profitti. Ma è la tradizionale lettera agli investitori a confermare l'originalità e l'etica del grande vecchio (79 anni). Leggere la lettera è una rinfrescante lezione di finanza, quasi sempre confortata dai risultati pratici conseguiti.
L'azienda è una holding d'investimenti con una capitalizzazione di 185 miliardi di dollari (per intenderci, quattro volte l'Enel): Buffett l'ha costruita in quarant'anni, praticamente da zero. Oggi un'azione vale 120mila dollari, ci sono quasi 600mila azionisti e oltre 260mila dipendenti nelle società partecipate. In quarant'anni il rendimento è stato del 434.057%! Negli ultimi sei anni è stato "solo" il 10% all'anno.
La prima cosa che colpisce un osservatore abituato all'Italia è la determinazione di Buffett a confrontarsi con un benchmark, che ha scelto essere l'indice S&P 500 (con dividendi inclusi); si considera bravo se i suoi investimenti, e quindi il valore della holding, sono in grado di battere l'indice e ci riesce in quasi tutti i periodi. Nel 2009 ha fatto meno bene (6,7 punti in meno rispetto a un +26,5%), ha fatto benissimo nel "terribile" 2008 (l'indice ha perso il 37%, lui il 9,6%). Buffett ritiene di dover esser giudicato piuttosto in termini di crescita del patrimonio per azione, che è meno influenzato dalla volatilità dei mercati; nel 2009 il valore totale è cresciuto di 21,8 miliardi.
La filosofia d'investimento di Buffett è nota: guardare alla sostanza, ai trend di lungo periodo e alla capacità del management, non ai prezzi di Borsa. Non a caso i principali investimenti sono in aziende con management di prim'ordine e posizioni di leadership (assicurazioni, American Express, Coca-Cola, Procter & Gamble, Wells Fargo, utility con posizioni dominanti quali un'azienda energetica e una ferrovia).
La lettera annuale di Buffett è fonte di apprendimento anche per altre ragioni. C'è un sincero apprezzamento nei confronti dei capi delle aziende che sono gli artefici del successo del gruppo. Si trova la capacità di decidere e agire con rapidità: al momento dello shock del sistema finanziario nel settembre 2008, Berksire Hathaway ha impegnato 15,5 miliardi (principalmente investendo su Goldman Sachs) e oggi questi investimenti rendono più del 10% annuo. Un terzo elemento importante è l'atteggiamento cauto verso i rischi: la società tiene 20 miliardi in liquidità, rinunciando a rendimenti «decenti» perché «non si sa mai». Sui derivati Buffett è cauto, ma ne ha sottoscritti per oltre 6 miliardi.
Ogni tanto anche lui sbaglia. A differenza di molti altri, non accusa nessun altro. Dopo aver influenzato il management di una sua società a fare un'operazione rivelatasi sbagliata, ha detto: «Il management ha seguito i miei consigli perché pensava che fossi più vecchio e saggio; in realtà ero solo più vecchio».
Per alleviare la "noia" di una lettera agli azionisti, che deve entrare in qualche descrizione tecnica, è ormai una tradizione quella di inserire qua e là delle barzellette con riferimenti al business. Eccone una di quest'anno: è una conversazione fra un cliente e uno stock broker. Il cliente dice: «Grazie per avermi suggerito di comprare le azioni di XYZ a 5 dollari; ho visto che sono salite a 18»; lo stock broker gli risponde: «È solo l'inizio: la società sta andando così bene che comprare le azioni a 18 è ancor più un affare che comprarle a 5». E il cliente: «Dannazione, lo sapevo che dovevo aspettare!».
Buffett coglie sempre l'occasione per stigmatizzare i comportamenti che non hanno a che fare con la creazione di valore per gli azionisti. Sui manager strapagati di Wall Street, dice: «I capi azienda per anni hanno approfittato di carote finanziarie oversize; ci vuole qualche significativo bastone come parte del loro contratto di lavoro».
Buffett è attento difensore del valore delle azioni di Berkshire Hathaway; lo considera un dovere etico, un obbligo nei confronti della logica del business, e un interesse diretto degli azionisti (non fa distinzione fra minoranza e maggioranza) anche se ormai non è più il maggior azionista, avendo donato la sua fortuna alla fondazione di Bill e Melinda Gates. Recentemente ha dovuto utilizzare anche le azioni della società (aumento di capitale del 6%) per acquistare la Burlington e Santa Fe (ferrovie); dato che Buffett considera le proprie azioni preziose e sottovalutate, fare un aumento di capitale al valore di riferimento attuale «gli fa lo stesso piacere che andare a farsi fare una colonscopia». Ovviamente se l'ha fatto ha considerato che ne valesse la pena, non tanto da un punto di vista strategico ma di mera convenienza di medio periodo.
Infine, un'interessante innovazione sulle domande che gli azionisti pongono durante l'assemblea del 1° maggio a Omaha, dove sono attesi 40mila fan (non a caso la chiamano la Woodstock del capitalismo). Le domande devono essere inviate per email a tre giornalisti specializzati in finanza, e loro sceglieranno le domande più "cattive". Anche i partecipanti potranno chiedere, ma c'è un sorteggio per decidere chi le farà, un minuto a testa. Democratico ed efficace.

5 Marzo 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-