Il business prima di tutto, anche a costo di fare la figura dei cioccolatai. Così devono aver pensato in casa Lavazza, quando l'amministratore delegato Gaetano Mele ha proposto di acquisire la Ercom, azienda leader di nicchia con le sue cioccolate in tazza Eraclea, consumate in bar e ristoranti di tutta Italia. L'operazione ha il sapore della svolta per il gruppo torinese, che nella sua storia ultrasecolare aveva sempre resistito alla tentazione di guardare oltre la tazzina; anche perché, come ha fatto intendere il manager che da tre anni segue le sorti di Lavazza, a questa acquisizione ne seguiranno altre, probabilmente lontano dal caffè. D'altronde c'è poco da fare gli schizzinosi: le occasioni vanno colte al volo anche se c'è da cambiare le proprie abitudini, soprattutto se si ha la fortuna di avere il portafogli pieno e la voglia di lanciarsi in nuove sfide e nuovi mercati. Con la neo acquisita, Lavazza si è assicurata un'impresa a cui ha molto da offrire all'estero e altrettanto da chiedere in Italia, dove i prodotti Ercom sono consumati in 20mila locali; per non parlare del mercato retail, un mondo in cui il caffè è di casa, ma per Eraclea e gli altri marchi è ancora tutto da scoprire. Altro che cioccolatai.