L'argine alla crisi è una barriera dipinta sui muri che allontana fuoco e conti amari. Barrier, una vernice ignifuga, è il prodotto più innovativo della Impa di San Pietro di Feletto (Treviso): «A inizio anno - dice il direttore generale Andrea Masiero - abbiamo deciso di recuperare risorse su attività correnti per destinarle alla ricerca».
In due anni, la percentuale di investimenti in ricerca è passata dal 3,8% al 5,8% del fatturato: «Il settore delle pitture per edilizia, automotive e industria - prosegue Masiero - è in difficoltà: abbiamo bisogno di scenari nuovi, così si è fatta più fitta la collaborazione con colossi mondiali della chimica».
La strada anche per una media industria (la Impa dà lavoro a un centinaio di addetti) di quel Nord-Est che viveva di campanilismi e fabbrichette è aprirsi al mondo: «Le pitture per l'edilizia diventeranno un ricordo: lavoriamo su progetti molto spinti». Bisogna fare il passo molto più lungo della gamba: «Ci stiamo abituando a non guardare i ricavi di breve periodo, in attesa di realizzare fatturati importanti nel medio-lungo periodo».
Anche grazie ai nuovi prodotti sui quali lavorano i dieci ricercatori del laboratorio: «Le città del futuro saranno sempre meno di mattoni e sempre più di materiali nuovi». Dalla sinergia con l'università di Padova, con centri di ricerca tedeschi e spagnoli è nato Barrier: «In Spagna - dice - abbiamo trovato un ente con cui abbiamo sviluppato Barrier: la schiuma prodotta in caso d'incendio fa da barriera ai muri e dà 40 minuti in più ai pompieri per operare senza fiamme».
Una barriera per abitazioni private e luoghi pubblici (è stato utilizzato nel Big Five Hotel di Khartoum e alla Base Nato di Vicenza): «Quando il mercato ripartirà - conclude Masiero - saremo tra i 4-5 produttori al mondo di questo materiale».