C'è una delle più lunghe strade ferrate private d'Europa. C'è il porto. Ci sono strade a quattro corsie che portano all'autostrada Venezia-Trieste-Tarvisio. La posizione e le infrastrutture aiutano, ma non possono spiegare da sole come un consorzio a sud di Udine, l'Aussa Corno, in uno dei peggiori momenti della nostra economia, sia riuscito ad attirare investimenti per 290 milioni di euro e l'insediamento di cinque imprese che qui hanno voluto portare l'avanguardia. E creare posti di lavoro: 350.
Per il sindacato l'Aussa Corno è l'esempio del fatto che se un'area industriale si qualifica con l'eccellenza ha la meglio anche sulla congiuntura sfavorevole. Qui industria significa innovazione e niente cassa integrazione. Qui industria, per esempio, significa carta per le merendine che nell'ambiente si trasforma in acqua e anidride carbonica. È così che gli ammortizzatori hanno interessato poco e poche aziende. Per dirla con il presidente degli industriali di Udine, Adriano Luci, il fatto è che quando non si può puntare sulle materie prime, perché non ce ne sono, o sul costo della manodopera, perché è alto, non resta che il valore aggiunto e l'innovazione. Un esempio.