Meno spese più lavoro. La quadratura del cerchio, si direbbe, ma per una volta non si sta parlando del libro dei sogni bensì di qualcosa di compiuto: il bilancio del Quirinale. Proseguendo una tendenza positiva che ha accompagnato le presidenze di Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azelio Ciampi e Giorgio Napolitano, il più prestigioso Palazzo italiano negli ultimi due anni di presidenza di Giorgio Napolitano, ha presentato un bilancio esemplare. Soprattutto l'ultimo: oltre 3 milioni in meno per il 2010, un risultato che, come sottolinea il segretario generale Donato Marra, «va ben al di là dell'impegno assunto in sede di predisposizione del bilancio pluriennale dello stato per il 2009-2011». Le notizie positive non si fermano qui: è prevista la creazione di nuovi posti di lavoro, attraverso «un limitato e mirato programma di concorsi pubblici».
L'esempio, dice da sempre la saggezza popolare, deve venire dall'alto: i cittadini sicuramente apprezzeranno, accompagnando il loro plauso con una concreta speranza. Molto semplicemente, che anche gli altri palazzi della politica abbiano la forza di incamminarsi su un cammino altrettanto virtuoso.