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Infine, l'ultima osservazione. Vito Mancuso esprime un'idea semplice e grandiosa, quando invita i cattolici a rinnovare «la svolta positiva che il Vaticano II ha introdotto fra cattolici e storia», estendendola «al rapporto con la natura».
Vorrei ora parlare non più dell'aborto, ma degli altri temi legati alla vita. La nostra ragione matura con noi. Forse quello che veramente caratterizza l'intero "tempo moderno", sempre più incisivamente e rapidamente, è la crescita relativa della vita personale rispetto a quella sub-personale, che la nutre e sostiene. Cresce la parte di "natura umana" che ciascuno di noi "impersona", che ingloba nella propria personalità morale e spirituale, e di cui è chiamato a farsi responsabilmente carico. Cresce la parte di vocazione e decresce quella di destino. Si allargano i confini della giurisdizione della coscienza morale di ciascuno: e questo vuol dire che molto più spirito s'incarna e molta più natura si spiritualizza. Cioè s'incorpora nella personalità degli individui: molti più fatti biologici, molti più legami sociali si fanno oggetto delle sensibilità personali. Per la responsabilità che ne portiamo ormai, nel bene e nel male.
Roberta De Monticelli insegna Filosofia della persona all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano