C omincia stasera alle 21 l'asta per vendere il piccolo tesoro della vecchia Alitalia. Sono 187 opere d'arte contemporanea, che dagli anni Cinquanta venivano esposte sui jet Dc8, o nelle sedi di Roma, Milano, New York, Parigi. Secondo il mandato a vendere affidato dal commissario Augusto Fantozzi alla Finarte, che ha vinto una gara con altre tre case (Porro, Christie's, Sotheby's), si stima un incasso di almeno 1.144.600 euro. Dal 5 dicembre e fino a oggi alle 19 il pubblico può vedere le opere nella sede romana della Finarte, in via Margutta 54: la quotazione più elevata è di uno «Zeus partorito dal Sole» di Gino Severini (tra i 350mila e i 450mila euro), seguono opere di Fontana, Balla, De Pisis, Guttuso, fino ai 20-70 euro per piccole litografie di De Chirico. L'incarico ha inorgoglito la Finarte guidata da Giorgio Corbelli (ieri +17,47% in Borsa), i cui conti non farebbero invidia alla vecchia Alitalia: nei primi nove mesi il rosso del gruppo è di 2,636 milioni su 6,86 milioni di ricavi. È però inconsueta, e quindi appare poco comprensibile, la scelta di un'asta notturna. (G.D.)