Nei primi tre trimestri del 2008 Moody's contò 62 società in default. Quest'anno, negli stessi primi tre trimestri, le società emittenti di obbligazioni finite con le gambe all'aria sono state 222. Basta questo numero, comunicato ieri dalla società di rating, per capire il senso della crisi finanziaria. Il tasso di default tra le società con rating speculativo è salito al 12%: più del 10,6% calcolato nel secondo trimestre 2009 e molto più del 2,8% di un anno esatto fa. Insomma: quando Lehman Brothers stava facendo tremare le Borse, le società emittenti di bond ancora tenevano. Ora, a un anno di distanza, fanno più fatica. Eppure gli investitori, nonostante questo, comprano obbligazioni aziendali (anche con rating speculativi) come non avevano mai fatto in passato: la fame di corporate bond è più alta che mai. Forse perché sono convinti che, come dice Moody's, l'anno prossimo i default saranno molti meno? O forse perché hanno così tanta liquidità in portafoglio, grazie alle iniezioni delle banche centrali, che comprerebbero qualunque cosa? (My.L.)